Stage in Energy Way: “Dove si nasconde l’AI?”
14 giugno 2020
Ciao,
mi chiamo Alice Barbolini e sto per raccontarti la mia prima settimana di stage in Energy Way.
Per farlo, inizierò presentando chi sono, le mie passioni, e per quale motivo ho deciso di intraprendere questo percorso di stage.
Ho appena concluso il 4° anno del liceo scientifico Sacro Cuore di Modena e il prossimo anno mi attende la fine del ciclo di studi superiori, con tanto di esame di maturità. Sono ansiosa? Ebbene si, lo ammetto! Eppure, sto iniziando a proiettarmi verso il futuro e questa estate mi sono ripromessa di pensare a cosa voglio davvero diventare, in base alle materie scolastiche che mi piacciono e alle mie caratteristiche personali.
Sono una ragazza che non riesce ad annoiarsi, che cerca di occupare il tempo e sperimentare tante attività diverse, mettendosi alla prova e cercando di dare il massimo. Adoro studiare e impegnare la testa nei ragionamenti più complessi, in particolare apprezzo molto la matematica, che vedo proprio come un gioco e una distrazione per quando sono giù di morale. Oltre tutto questo le mie passioni sono: la musica, il canto, i musical ma anche il disegno. Disegnare mi rilassa tanto, quindi tra uno studio e l’altro mi immergo tra acrilici e tele, matite e acquerelli! Qualsiasi forma di arte e colore mi attrae e porto questo mio lato creativo e preciso negli schemi delle materie scolastiche e negli appunti.
Dove si nasconde l’AI?
Avrai capito che ho deciso di partire con questo stage in Energy Way per vari motivi: tenermi occupata anche in vacanza, ma soprattutto studiare e imparare cose con cui non avevo mai avuto a che fare, per vivere una prima esperienza lavorativa in una realtà innovativa. Il mio compito consiste nell’unire la passione per la matematica con quella per l’arte, nella realizzazione di un video intitolato: “L’intelligenza artificiale dove si nasconde?” Il terzo dei video realizzati da Energy Way sul canale Youtube per i bambini delle medie. Lo scopo è quello di sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’intelligenza artificiale (AI), attraverso esempi e messaggi semplici, immagini, disegni ma anche dati!
Mi trovo ora a fare il punto della situazione sulla prima settimana alle prese con questo grande argomento, l’AI, che ammetto di non aver mai approfondito precedentemente. Il primo approccio è stato difficile, complesso capire di cosa si tratta e quale sarebbe stato il mio ruolo. Fortunatamente sono circondata da un Team con la lettera maiuscola, che mi ha accolto e indirizzata verso una strada. In questa prima settimana ho iniziato a fare i miei amati scarabocchi, piccoli bozzetti per farmi un’idea su come lavorare, ma anche facendomi aiutare da Francesca Fiocchi, l’artista del Team, nonché disegnatrice dei precedenti videoclip, perché dovrò disegnare io questi filmati, mantenendo uno stile adeguato e concorde con quello utilizzato da lei. Dovrà essere una mia interpretazione del suo registro espressivo e da subito ho scelto un nuovo approccio tecnico: l’uso degli acquerelli!
Inoltre, è stata necessaria la presenza di Pietro Monari, il mio tutor, il quale mi ha motivata e introdotta al tema dell’intelligenza artificiale invitandomi a cercare, informarmi, documentarmi e formare un mio pensiero critico sull’argomento, complesso ma davvero affascinante. Ho scoperto tantissime nozioni, anche grazie a corsi online che mi hanno dato una via da seguire e un’organizzazione al caos di informazioni iniziali. Pertanto, ho cominciato a vedere la realtà con occhi davvero diversi: ogni device che utilizzo è una fonte di esame, ogni elemento tecnologico mi suscita domande e mi invita a chiedermi “dove si nasconde” questa fatidica intelligenza artificiale!
Ora cosa mi attende? Questa settimana di lavoro è stata una grande gioia, una vera scoperta, ma ora mi aspetta il vero e duro lavoro, la realizzazione del filmato, grazie anche a qualche lezione di programmazione. La prossima sarà anche la settimana in cui potrò mettere in pratica ciò che ho imparato, e potrò vedere i miei sforzi prendere forma e diventare concreti!
Non vedo davvero l’ora!
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18 giugno 2020
Seconda ed ultima settimana di stage.
Oggi si conclude la mia ultima settimana di viaggio alla scoperta dell’intelligenza artificiale (AI), dentro al mondo di Energy Way, un posto pieno di meraviglie matematiche.
Altre domande sull’AI
Innanzitutto ho dovuto anche io capire cos’è questa fatidica Intelligenza e poi ho iniziato a cercarla, nella mia realtà e quotidianità. E quindi sono partita da questa domanda: dove si nasconde l’AI? Nella vita di tutti i giorni l’intelligenza artificiale è presente e utilissima! Nei device che utilizziamo, negli elettrodomestici di ultima generazione, la troviamo nelle mappe per non perderci ad andare a scuola, nelle macchine a guida autonoma, nel riconoscimento vocale del telefono, nelle lavagne interattive e in molto altro. Ma l’intelligenza artificiale è un tema che mi ha colpito e attratto anche dal punto di vista filosofico. Mi sono chiesta: si tratta di vera intelligenza? Supererà mai quella umana?
A queste domande ho cercato risposte studiando e compiendo ricerche, e ho scoperto che esiste un vero dibattito scientifico su questi temi che coinvolge tante domande cruciali, come le mie, con posizioni favorevoli e sfavorevoli per ciascuna di queste. Se per intelligenza si intende la capacità di risolvere i problemi allora quella artificiale lo è in assoluto, in quanto è dotata di una straordinaria capacità di calcolo, è logica e deduttiva pertanto è abile nella risoluzione di ogni dubbio, grazie anche alla sua capacità, simile a quella umana, di imparare dai propri errori. Non risulta così solo rigida bensì flessibile e in grado di tener conto dell’esperienza.
Non è però possibile ridurre l’intelligenza al solo risolvere i problemi, infatti intelligenza è anche porsi dei problemi! Questi sorgono nell’uomo quando si incuriosisce, si annoia, si dà degli obiettivi, e via dicendo. Se la macchina è infaticabile, renderà passivo l’essere umano, producendo una stupidità naturale?
Le mie riflessioni
Un altro punto che particolarmente mi ha colpita è il fatto che questa intelligenza, a differenza di quella umana, è priva di un corpo, di un metabolismo. Può essere quindi paragonata a quella dell’uomo? Infine, c’è una questione che mi stuzzica molto: esiste un limite a questa intelligenza? Ci sarà così davvero un punto di non ritorno, un momento in cui la tecnologia sfuggirà al nostro controllo e noi non potremo più comprenderne scelte o decisioni? La cosiddetta “singularity”?
Insomma, è stato un viaggio davvero emozionante, che personalmente ho apprezzato ed assorbito al 100%. È stato complesso, ma davvero formativo, mi ha fatta crescere e ragionare. Ho toccato con mano e vissuto da vicino un’esperienza davvero stimolante, non solo mentale ma anche sensoriale, un’avventura reale che porterò sempre con me.
Grazie a tutto il team Energy Way. Alla prossima!
Alice
* Disegni realizzati da Alice Barbolini (Liceo Sacro Cuore di Modena)