Dentro il futuro, NVIDIA – GTC17EU

Monaco, 10 ottobre 2017, GPU Technology Conference – NVIDIA

Just say the word, Su-su- sussudio

La parola sussudio non vuol dire nulla. Se l’è inventata Phil Collins, perché stava bene sulla musica che aveva composto. Mi viene in mente questa cosa, mentre attraverso il confine tra Austria e Germania, con tanto di
poliziotti armati. E l’algoritmo non troppo evoluto dell’autoradio ha scelto questa canzone, nella versione live
in Paris.
Arrivo alla GPU Technology Conference a Monaco. Appena in tempo per l’inizio in grande stile. Il keynote: sale sul palco principale Jensen Huang, CEO e fondatore di Nvidia. Nel buio della sala,
l’intervento è introdotto da un video emozionale, narrato da una voce fuoricampo: “I am AI”. L ’intelligenza
artificiale si racconta. Presenta i suoi stessi progressi fino al colpo di scena finale:

"I am even the composer of the music you are hearing!"

È tutto vero. Il brano è stato composto dall’intelligenza artificiale di Aiva, si chiama Opera 24 ed è la prima traccia dell’album Genesis. Huang parla 2h per presentare una nuova computing era: quella resa possibile dall’avvento della GPU, la tecnologia abilitante che ha rilanciato la legge di Moore quando sembrava iniziasse a non valere più.
Il ritmo è serrato. Le GPU abilitano l’avanzamento tecnologico e lo sviluppo scientifico dalla scala atomica
alle onde gravitazionali. Vengono citati gli ultimi premi Nobel per la chimica e la fisica.

 

Energy Way at GTC 2017 NVIDIA

 

E poi inizia una sfilata sensazionale

Si presenta Holodeck, la nuova piattaforma intelligente per creare laboratori di realtà virtuale. In pratica un’applicazione che assiste il disegnatore e ricava un Picasso da uno schizzo (grazie a Cambridge Consultants). Pazzesco.

Poi entra in scena Pegasus, il nuovo processore sviluppato appositamente per i robotaxi.

TensorRT 3, ultima versione del tool di ottimizzazione per il deploy di algoritmi di IA sulle diverse piattaforme Nvidia, a tutte le scale dal data center all’IoT.

E infine, è la volta del progetto Isaac, il simulatore virtuale per allenare i robot ad apprendere.

Tutto incredibile. Due ore di intenso mozzafiato. Ora si riaccendono le luci. Sento entusiasmo nell’aria, una vivace atmosfera.

Siamo decisamente nel futuro.

Ma qualcosa nei server di iscrizioni non funziona. Per registrarsi serve un documento d’identità, non
più il QR code. E così, mi ritrovo in coda…

Just say the word

 

Con il contributo di Jona Hasaramaj, specialista Marketing