Rome Call for AI Ethics: la Responsabilità dell’Educazione
The “good” Algorithm? Artificial Intelligence. Ethics, Law, Health
Oggi è stata lanciata la Rome Call for AI Ethics, un’azione promossa dalla Pontificia Accademia per la Vita e immediatamente condivisa da organizzazioni internazionali, istituzioni, mondo accademico e imprese a livello globale. Il testo affronta con ampiezza di visione e con una consapevolezza spigolosa la responsabilità che ci troviamo oggi a dover affrontare: abbiamo bisogno di stimoli, di strumenti di sollecitazione del pensiero, di orizzonti sfidanti, finanche di provocazioni, per gestire la rivoluzione tecnologica di cui siamo, contemporaneamente, artefici e destinatari.
The “good” Algorithm
Il documento evidenzia come l’impatto dell’intelligenza artificiale abbia oggi determinato un profondo cambiamento nel modo in cui l’umanità conosce se stessa ed interpreta la realtà. Tra i tanti temi che vengono enucleati, in un percorso che fonda l’idea di “good algorithm” su etica, educazione e diritti, emerge certamente l’interconnessione tra bene dell’umanità e rispetto del pianeta in cui vive. Da un certo punto di vista, è facile riconoscere la volontà di trasferire, nell’ambito dell’intelligenza artificiale, la visione di un’ecologia integrale già descritta nella lettera enciclica Laudato si’ del 2015, in cui emergevano il superamento della dicotomia ingannevole tra centralità dell’uomo e tutela ambientale, la necessità della riflessione produttiva sulla giustizia intergenerazionale e l’inclusione sociale come spazio della responsabilizzazione individuale. Parlare, oggi, di antropocentrismo dell’intelligenza artificiale, significa innanzitutto lasciar emergere la centralità della responsabilità umana nell’esercizio del libero arbitrio.
Il ruolo chiave dell’Educazione
La Rome Call for AI Ethics, che profila i confini della riflessione etica a partire dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, sottolinea ripetutamente l’interconnessione tra diritti umani e diritti dell’ambiente, in piena coerenza con le strategie di perseguimento degli Obiettivi Globali per lo Sviluppo Sostenibile. All’interno di questa cornice concettuale descrive con evidenza il ruolo necessario e prioritario dell’educazione e di un suo radicale ripensamento, non solamente nella ridefinizione dell’orizzonte nozionistico, bensì nel ripensamento della finalità stessa del processo educativo. I temi dell’inclusione sociale, dell’intelligenza artificiale come strumento abilitante, della vulnerabilità sociale in un orizzonte di accelerazione culturale e tecnologica, si intersecano a formare un quadro chiaro, complesso, sfidante, che ci chiama, oggi, ad accettare la nostra responsabilità, nel nostro caso come individui e come impresa.
Occorre identificare un sistema valoriale che ci consenta di mettere in atto quella che viene definita un’ALGOR-ETICA, basata, secondo la proposta vaticana, su 6 principi fondamentali:
- transparency
- inclusion
- responsibility
- impartiality
- reliability
- security & privacy
Dobbiamo accettare la sfida quotidiana di una trasformazione che deve essere guidata, e non subita, nel rispetto di valori e responsabilità che non possono concedere seconde occasioni. Ognuno ha la possibilità di contribuire al bene comune, al di là della retorica e delle comode semplificazioni, promuovendo un pensiero critico e la diffusione di prospettive consapevoli.
La conoscenza come responsabilità, l’educazione come dovere
Siamo fieri di aver lanciato, il 13 settembre 2019, il Manifesto della Razionalità Sensibile, in cui abbiamo affermato la centralità dell’essere umano come primo custode del pianeta in cui viviamo, come libero artefice del proprio destino, anche in un orizzonte di apparente tecnocentrismo.
Siamo ancora più orgogliosi di aver lanciato, il 24 gennaio 2020, De arte intelligendi – Libro bianco sulla didattica dell’intelligenza artificiale, che nei prossimi mesi avremo modo di promuovere a livello nazionale ed internazionale.
Crediamo nella responsabilità dell’essere umano verso l’ambiente in cui vive e verso l’umanità intera.
Siamo grati di poter accogliere queste nuove sollecitazioni, consapevoli di doverle rielaborare e tradurre in strumenti che permettano, ancora una volta, di rendere l’impresa un agente fondamentale di trasformazione.