Accorciare le distanze

Amuleti Contemporanei

Una mappa per orientarsi nell’incertezza, una filastrocca per scongiurare la paura.

In questi giorni in cui viviamo confinati nelle distanze, relegati ai limiti della realtà virtuale, l’arte e l’immaginazione ci offrono la libertà di guardare oltre il confine, trasformando in forza le nostre fragilità.

Questi due amuleti contemporanei sono l’auspicio a ritrovare la serenità perduta nonostante le avversità, una via per affrontare l’isolamento senza sperdersi nella solitudine, un antidoto alla monotonia e alla noia, viaggiando nell’universo sconfinato della fantasia.

 

C’è uno spazio nello spazio
cielo dentro, cielo fuori,
c’è una sedia, c’è un camino,
c’è una tavola a colori.

C’è una luna, nella notte,
che ci guarda sonnacchiosa,
mentre un sole irriverente
se la ride e si riposa.

C’è uno spazio nello spazio,
c’è uno spazio nella testa:
senza tempo per la quiete
solo resta la tempesta.

Ciò che esiste non si vede,
ciò che vedi non si tocca,
via la nebbia dai pensieri,
via le mani dalla bocca.

Sguardi calmi e voci attente,
la parola è un universo,
ogni lettera è potere,
rende ciò che è teso, terso.

C’è una gabbia di pareti
che separa il dentro e il fuori,
ma è una gabbia di mattoni
o una gabbia di timori?

C’è uno spazio nello spazio,
fu mattina e venne sera,
c’è una ruota dentro al tempo.

Respira. E’ primavera.

 

 

 

 

La bellezza ci salverà
Fedor Dostoevskij