We Think 2018 – Energy Way @ Las Vegas

Day 1 – Let’s Start to Think

 

Passeggiando verso il Mandalay Bay, uno dei resort più belli e imponenti di tutta Las Vegas, passiamo di fianco ai casino che hanno reso famosa la città del peccato, e non ci si può non chiedere cosa IBM abbia tirato fuori dal cappello (due pannelli pubblicitari su tre reclamizzano uno spettacolo di magia) in un contesto così esagerato.

In realtà è la seconda volta che ci rechiamo nella location dell’IBM Think 2018: il giorno prima ci eravamo registrati e avevamo ottenuto i badge che abbiamo ora al collo, ma i corridoi e le sale che ieri erano vuoti e in allestimento sono adesso invasi da un fiume di persone che si riversa nella struttura faraonica del Mandalay Bay.

think 2018

Registration Day @ Mandalay Bay

 

La tabella di marcia è serrata, e l’app dell’evento ci ricorda che i laboratori a cui ci siamo registrati iniziano tra pochi minuti: Blockchain per il mio collega Alberto e Terraform per me.

La curiosità di utilizzare queste tecnologie nel contesto del Cloud di IBM insieme agli esperti è tanta. Nonostante qualche inconveniente tecnico, la formula delle sessioni è vincente: un’ora di crash course guidato dagli esperti è sufficiente per dare un’idea delle applicazioni pratiche e delle implicazioni professionali della tecnologia scelta!

 

think 2018

Cards di ingresso – Alberto Manzini, Giovanni Tardini @ Mandalay Bay

Think Academy: challenge yourself to think

 

Al termine della sessione ci ritroviamo nella gigantesca sala della Think Academy, dominata da una tonalità turchese che strizza l’occhio allo stile vintage dei mainframe IBM. Ci scambiamo le opinioni e ci raccontiamo quello che abbiamo fatto, ma dobbiamo farlo in movimento perché  i talk e i meet the expert si susseguono sul nostro calendario digitale ad intervalli regolari di circa venti minuti!

 

RPA

Chatbot

Anomaly Detection by Watson & NVIDIA

Watson Machine Learning, tutti temi all’avanguardia di cui non vogliamo perdere gli ultimi sviluppi

 

Gli speaker sono di altissimo profilo e il taglio business delle presentazioni dà all’evento un tono visionario che, seguendo il motto del convegno, “challenge yourself to think”!

 

Per pranzo IBM ha allestito banchetti faraonici ovunque. Riusciamo quindi a mangiare e a scambiarci gli appunti della mattinata (pausa molto gradita e necessaria per il cervello e per le gambe.

L’orario di inizio delle prossime conferenze ci concede di dare un’occhiata all’applicazione di networking costruita ad hoc per l’evento. Aggiorniamo i nostri profili e grazie alla geolocalizzazione possiamo guardare quelli degli altri partecipanti. Questa funzionalità è estremamente interessante per renderci conto di quanti profili professionali siano coinvolti ad un evento simile. Ci concediamo un attimo per sentirci orgogliosi di aggiungere il nome di Energy Way a questi!

 

Il Keynote: 5 in 5

 

Dopo un’interessante conferenza sul quantum computing, settore in cui IBM ha creduto e investito tanto, l’highlight del pomeriggio è il keynote inaugurale delle 17.00. Nel Think theatre (teatro futuristico illuminato da led blu) si tiene il “5 in 5“. Questa presentazione è tenuta da 5 ricercatori (immaginate un TED talk compresso in 5 minuti) delle tecnologie sviluppate da IBM, con maggior potenziale d’impatto sulla società futura.

I temi:

post-quantum cryptography

monitoraggio degli oceani con intelligenza artificiale

marcatura intelligente degli oggetti sulla blockchain contro le contraffazioni

implicazioni etiche dell’AI e quantum computing lasciano la platea, noi compresi, a bocca aperta.

E notiamo con un certo orgoglio che 2 delle ricercatrici IBM hanno un piacevole accento italiano, una bella soddisfazione per il nostro paese!

 

5 in 5 – IBM, Think 2018 @ Las Vegas

Dopo la conclusione del keynote è il momento di rilassarsi e l’apertura del gate del Think Campus segna l’inizio dell’happy hour. La sala in cui si trovano il buffet e i booth espositivi di centinaia di compagnie del calibro di Cloudflare e Gitlab è, se possibile, ancora più gigantesca. Dopo aver gironzolato per 1h raccogliendo adesivi e magliette delle compagnie in esposizione, ci fermiamo nell’area di IBM Q. Si chiama così il team di ricerca che sviluppa il computer quantico di IBM. I ricercatori, gli ingegneri e gli sviluppatori ci accolgono con una gentilezza e un entusiasmo che ricambiamo con una valanga di domande, tutte soddisfatte dalla prima all’ultima! Un’occasione davvero unica.

 

Sfiniti e contenti ci inseriamo nel flusso di persone che defluisce dal Mandalay Bay e torniamo all’Excalibur, dove alloggiamo. Per una volta il frastuono del casino ci sembra quasi un sussurro in confronto al turbinio di stimoli e input a cui siamo stati esposti durante il giorno.


 

Day 2 – The CEO Vision

 

Il secondo giorno di Think si può riassumere con la parola “vision”. Quella di IBM esposta dalla CEO Ginni Rometty, sul palco gremito del Mandala Bay Events Center.

 

Think 2018

Ginni Rometty, CEO IBM @ Mandalay Bay Events Center

 

E ci siamo anche noi nella platea di 20.000 persone attorno a lei.

L’approccio all’innovazione di IBM è, come più volte ribadito dagli executive durante la giornata, fondato sul concetto di piattaforma abilitante. Una piattaforma che si concretizza nello spettro di tecnologie che spazia da Watson alla IBM Blockchain, a seconda delle necessità dei business coinvolti. Perché è sempre il concetto di partnership a guidare le scelte strategiche di IBM.

Poi subito vengono presentati  sul palco gli amministratori delegati di Verizon, IBM-Maersk e Royal Bank of Canada. Chiari esempi di sinergia positiva tra market leaders, per l’integrazione di Watson, Blockchain e ancora Watson sul miglioramento della customer experience. Come si legge un po’ dappertutto nei pressi del Mandalay Bay, l’idea è di implementare logiche “smart to work“.

 

Un caso concreto

 

IBM-Maersk (compagnia nata appositamente per formalizzare la partnership tra il colosso del computing e quello della logistica) ha messo in atto un meccanismo basato sulla IBM Blockchain per snellire la burocrazia che da sempre rende estremamente inefficiente il processo di shipping internazionale. Questo tracciando in modo permanente e immutabile i passaggi di merci da un luogo all’altro. Sono i dati a rendere possibile questa rivoluzione.

Il messaggio della CEO di IBM è chiaro: per estrarre valore dalla montagna di informazione prodotta dalle compagnie moderne è necessaria la collaborazione di esperti di AI e delle aziende stesse.

IBM si propone come il partner globale in grado di concretizzare questa rivoluzione datacentrica, di rendere i dati un’opportunità e non un problema di gestione. Le compagnie del futuro saranno quelle che avranno inserito l’apprendimento in ogni processo di business, trasformandosi in quelle che Rometty definisce “cognitive enterprises”.

 

“Go on the offense”

 

incalza la CEO: interrogatevi circa le opportunità di miglioramento guidate dai dati della vostra azienda e appoggiatevi a piattaforme in grado di creare soluzioni dirompenti (disruptive!)